Politiche attive, opportunità per i Consulenti del Lavoro

Politiche attive, opportunità per i Consulenti del Lavoro

Entrate triplicate in quattro anni per la piattaforma di intermediazione della Fondazione Consulenti per il Lavoro. Il bilancio 2018, infatti, si è chiuso con un fatturato di nove milioni, contro i tre del 2015. A rappresentare una fonte crescente di introiti per la Categoria è l’attività di intermediazione e di consulenza sulle politiche attive del lavoro che si svolge sulla piattaforma messa a disposizione dalla Fondazione. Tirocini extracurricolari, assegni di ricollocazione e più in generale partecipazione alle politiche attive regionali sono le linee di servizio accessibili dalla piattaforma. «Abbiamo 2.500 colleghi iscritti su tutto il territorio con una quota di 100 euro l’anno – spiega su “Il Sole 24 Ore” il Presidente Vincenzo Silvestri – e una banca dati di oltre 15mila curricula di tirocinanti». E proprio l’assistenza nella gestione del tirocinio è uno dei mercati più interessanti per il consulente. Sono oltre 90mila i tirocini attivati dai delegati della Fondazione in cinque anni – evidenzia il Presidente – e di questi due terzi si sono trasformati nel giro di sei mesi in un contratto vero e proprio. Da soli, i Consulenti hanno intermediato l’anno scorso l’8,2% di tutti i periodi di apprendimento svolti in Italia. E il lavoro nei prossimi mesi non mancherà secondo Silvestri. Sta già ripartendo Garanzia Giovani 2 con 200 milioni in più per Campania e Sicilia ed è iniziata la seconda fase del reddito di cittadinanza e la Fondazione è tra gli enti accreditati Anpal per la gestione della ricollocazione dei percettori di reddito.

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